Data
in programmazione
Partenza e fermate
Gratteri, Villabate
Durata
Un giorno
Costo
da definire
Teatro Andromeda: un gioiello sospeso tra terra e cielo.
Il Teatro Andromeda è un teatro all’aperto sospeso a mille metri di altezza, il più prezioso tra i gioielli nascosti di Santo Stefano Quisquina, piccolo borgo medievale, in provincia di Agrigento. L’opera a cielo aperto è stata ideata dal pastore-scultore Lorenzo Reina, che nato e cresciuto, appunto, in una famiglia di pastori, ha inseguito il suo sogno di scultore fin da piccino.
Dettagli del programma:
Partenza da alle ore: in programmazione
Pranzo: in programmazione
Rientro previsto alle ore: in programmazione
L’itinerario comprende:
Il teatro è stato costruito su un terreno della famiglia Reina, precedentemente teatro di pascoli, oggi teatro in pietra incantevole, circondato dalla natura rigogliosa e con un panorama che lascia senza parole. L’opera d’arte è frutto della fusione delle due anime di Reina, quella da pastore e quella da artista, infatti proprio dove prima pascolavano le pecore di famiglia sorgono oggi i 108 blocchi cubici di pietra che danno vita alla platea del teatro: non a caso è stata utilizzata la pietra, il materiale dei tradizionali recinti siciliani.
I 108 cubi sembrano disposti in maniera apparentemente disordinata, ma come si potrà aver intuito nulla è lasciato al caso in questo progetto! Dall’alto i cubi hanno la forma di stelle a otto punte e ognuno di questi rappresenta una delle 108 stelle della costellazione di Andromeda, inoltre la scena, di forma ellittica è formata da 365 tasselli, tanti quanti i giorni in un anno.
La cavea è aperta verso l’orizzonte e crea la sensazione di trovarsi letteralmente all’interno del paesaggio, immersi in un paesaggio puro e rigoglioso. Il teatro si trova in cima a un sentiero di campagna tra i boschi e la natura selvaggia e al suo interno è possibile osservare altre due opere d’arte meravigliose:
– Icaro Caduto, colui che fuggendo dal labirinto di Minosse volò troppo vicino al sole e cadde nel mare.
– La maschera della parola, una maschera con occhi e bocca spalancati che nel giorno del solstizio d’estate permettono che la luce del sole penetri direttamente attraverso la bocca per cinque minuti.